25.7.06

design et typo


Et voilà, le blog dell’ungro-gallico Peter Gabor, graphiste et typographe, ricco di documenti fantastici “à usage strictement pédagogique (perfetto per noi)” rari da vedersi altrimenti, dossiers et reinsegnements, polemico e didattico – tout à voire!
Pour commencer: Helvetica vs Helvetica.

24.7.06

futhark [aggiornato]


Il mio amico Emiliano mi invia questa interessante sintesi sul Futhark che, col suo permesso, pubblico: “L’alfabeto runico, noto come Futhark (dalle iniziali delle prime 6 lettere: Fehu, Ur, Thurs, Ansuz, Raido, Ken), era un alfabeto fonetico che traeva ispirazione dalle 24 pietre runiche importate dai vichinghi; esso era parlato in tutta l’antica Germania ed in gran parte della Scandinavia, da cui aveva origine. Le iscrizioni runiche che sono state rinvenute fino ad oggi sono state incise (per una forma di devozione al Dio nordico Odino, leggendario creatore delle Rune) sugli stessi materiali in cui venivano solitamente espresse le Rune divinatorie dei druidi di Odino: legno, pietra e osso. Il termine Runa deriva da Raunen, che in tedesco antico significa ‘sussurrare un segreto’, proprio perché un tempo le Rune e l’alfabeto da esse derivante erano un linguaggio strettamente segreto, noto solo a pochi eletti, i druidi ed i capivillaggio, che erano gli unici a saperlo scrivere e che lo tramandavano esclusivamente alla propria casta, tra di loro, poiché essi ritenevano che al volgo non spettasse il privilegio dell’istruzione a quella forma segreta di comunicazione, che rimaneva così appannaggio di un’élite esclusiva. Poi, il diffondersi di un alfabeto è una tappa evolutiva naturale, obbligatoria, per una società che vuole crescere socialmente, sviluppando la propria forma di civiltà.
E così, col decadere degli antichi culti pagani celtici ad opera dell’Impero Romano, e con la necessità sempre più impellente di organi istituzionali preposti all’amministrazione della società e dei beni ad essa relativi, l’alfabeto runico divenne patrimonio culturale del popolo, che cominciò a scrivere, o meglio incidere le proprie tradizioni, le proprie ideologie, le proprie leggi, i propri affari. E come ogni alfabeto, anche il Futhark si è evoluto, nel corso dei secoli:
nelle zone di maggior incremento demografico (come ad esempio gli scali commerciali marittimi e non) in cui era in uso, il Futhark ha avuto un apporto di altre 4 o 5 Rune, che rappresentano un aumento della terminologia, uno sviluppo nel gergo dovuto all’interazione; al contrario, nelle zone insulari, notoriamente appartate, il Futhark degli isolani si era involuto, subendo una riduzione fino a 14 o 16 Rune utilizzate nell’alfabeto. Il runico è scomparso nel corso dei secoli, soppiantato dall’alfabeto latino (la cosa ha creato non pochi problemi nella scrittura e nella pronuncia della lingua tedesca); ma durante il periodo del tardo medioevo, fu riscoperto dai popoli anglosassoni come retaggio degli antichi Angli; in Islanda e in molti altri popoli della Scandinavia, il Futhark fu reinterpretato in nuove forme ‘moderne’, e vi fu aggiunta addirittura una venticinquesima Runa (Wyrd). La diffusione delle Rune come alfabeto in tutta Europa si verificò grazie alla propria valenza secondaria divinatoria, che per molti popoli invece era determinante: il Futhark molto spesso veniva utilizzato su oggetti, case, armi e altri beni al solo scopo di scrivere delle benedizioni, dei portafortuna. L’avvento del cristianesimo e del latino nelle popolazioni germaniche non eliminò subito le Rune: esse resistettero per molti secoli, essendo considerate un patrimonio culturale ed essendo radicate nel folklore (non più nella religione, con l’avvento dei primi re barbari cristiani). Non sono rari infatti i ritrovamenti di oggetti ornamentali e di uso comune, di armi e di pietre tombali incise con le Rune, pur essendo essi risalenti ad un’era in cui esse erano considerate estinte dai cronisti romani”.

Qualche sito sul tema:
www.futhark.com
www.ancientscripts.com
www.laviadelnord.net
e l’immancabile ricca voce della Wikipedia.

Cepol mi segnala, a complemento, questi 2 voci su www.omniglot.com:
runic
ogham.