24.1.06

signs gift

Gran regalo di compleanno da parte di G! Eccolo qui sotto:

Website of Indian Institute of Technology: Symbols in Eps – in particolare, questa pagina

All available warning signs / symbols (hazard identification symbols) in Eps
All available fire protection signs / symbols (signposting of extinguishing installations) in Eps
All available prohibition signs / symbols in Eps
All available mandatory signs / symbols in Eps
All available symbols for labeling of hazardous materials in Eps
All available rescue signs / symbols in Eps
All available signs / symbols for labelling transports of dangerous goods and substances according to Adr (international operations) in Eps

Standard Recycling Signs (Australia)

Disability Access Symbols

A proposito di pittogrammi

Per chi si diletta di musica

L’identità di una fra le + grandi industrie di vernici, PPG

Infine, un blog interessante: iconglobe

22.1.06

bodoni è un plurale

Come spiega Dave Farey in un articolo pubblicato da x-height, il magazine online di FontHaus, Bodoni è un tipo plurale.

21.1.06

design cares

Design Cares
We are collecting professional acts of social responsibility, as an inspiration for those looking for ideas, and as a celebration of the role designers are taking in helping repair the world.
Recognizing both the powerful role they play in the new world economy and the opportunity to make a positive social impact with their professional skills, designers everywhere are looking for ways to contribute.
Graphic design is young: 95% of the graphic designers who have ever lived are alive today. Together we can still define our profession: will it be about inventing visual lies to create larger market share, or will it be about taking responsibility for helping build a better world?
It's up to you.

18.1.06

sdz 1

À propos de

Mi è arrivato oggi, anzi un paio di ore fa – grazie al postino che ha affrontato spavaldamente la neve fioccata stanotte. Non credo ci sia bisogno di tanti commenti, in questo raro caso.

Semplicemente fantastico, sia di contenuti che di forma.

Grazie, Rauch e Sinni (e quant’altri ha collaborato e collabora con sdz).

Andrea Rauch e Gianni Sinni

SOCIALDESIGNZINE

Vol. UNO
464 pagine a colori
oltre 1100 immagini
formato 17 x 24 cm
testi introduttivi di
Steven Heller
Mario Piazza
Oliviero Toscani
€ 38
ma dal sito Lcdedizioni lo potete avere a casa per
€ 30 via PayPal

Sostenete sdz!

17.1.06

piaggio


Nel sito la Repubblica.it, un articolo sulla grafica della Piaggio, con 27 immagini [galleria 1 galleria 2], “dal monumentale Archivio Storico Piaggio, che ormai ha oltre 150.000 documenti”.

14.1.06

loc collections

Da the pictorial collections of the Library of Congress (segnalazione di GT):


Otis Shepard. Wrigley's Double Mint Chewing Gum. Color offset poster, 1938.



Jan Tschichold. Der Berufsphotograph. Color offset poster, 1938.

13.1.06

buena vista



Dal sito Fondazione Stelline:
“Venerdì 13 gennaio la Fondazione Stelline inaugura la programmazione culturale 2006 con la mostra Buena vista. Mezzo secolo di grafica cubana, organizzata dalla Provincia di Milano in collaborazione con Fondazione Stelline e Fondazione Antonio Mazzotta, ed ospitata nel Ciclo Stelline Spazio Aperto. La mostra raccoglie oltre 100 manifesti e opere grafiche della Cuba rivoluzionaria realizzati dal 1959 ai giorni nostri. Carteles di propaganda politica, campagne di comunicazione sociale, opere di promozione del rinnovo architettonico e urbanistico di L'Avana, affiches legati al cinema descrivono l'esperienza di grafica cubana densa e stratificata, capace di produrre risultati di alto livello artistico”.

Periodo
Dal: 14/01/2006
Al: 11/02/2006
Inaugurazione
Venerdì 13 gennaio 2006, ore 18.30
Palazzo delle Stelline
Sala del Collezionista
Corso Magenta, 61 - Milano
Descrizione
Il percorso della mostra, suddiviso in più sezioni, prevede un’articolazione cronologica per decenni in modo da sottolineare l’evoluzione interna del discorso grafic, sia in rapporto con parallela evoluzione della vicenda storica che con le principali tendenze dell’arte figurativa contemporanee. Vengono così svelati dinamiche e nessi attraverso i quali la produzione grafica cubana ha raggiunto esiti di prestigio internazionale.
Il percorso allinea carteles legati alla propaganda politica, conosciuta dal grande pubblico soprattutto grazie all’immagine affidata al volto icona di Ernesto Che Guevara, e all’impegnativa campagna di comunicazione sociale inerente, per esempio, alla sensibilizzazione per la scolarizzazione o per il risparmio idrico. Ma, anche, opere che promuovono piani di rinnovo architettonico e urbanistico di L’Avana, così come l’inaugurazione del monumento di bronzo dedicato a John Lennon. Sono presenti affiches legate alla produzione cinematografica, che possono essere considerate, tout court, opere d’ arte in quanto artisticamente autonomi dai messaggi del grande schermo, grazie a quell’effervescente dialogo tra gli artisti cubani con quanto nel mondo intero si sperimentava nel settore della grafica pubblicitaria e dell’arte figurativa. Sono anche esposti manifesti legati all’azione di solidarietà internazionale di Cuba, dal 1966 con la nascita dell’ OSPAAL, per alcune zone calde dell’Africa, dell’Asia e dell’ America Latina.

La mostra, a cura di Elena Scantamburlo (Università Ca’ Foscari, Venezia) e del giornalista Andrea Bosco, è accompagnata da un catalogo pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta.
Gli artisti
I manifesti, provenienti da più collezioni private italiane, sono stati disegnati e impressi a Cuba tra il 1959 e il 2004 da artisti del calibro di Alfredo Rostgaard (la cui opera spicca per l’originalità dei simboli utilizzati e per la felice fusione tra un’elevata sensibilità pittorica e una sottile ironia); Eduardo Muñoz Bachs (principalmente disegnatore di cartoni animati, è colui che ha prodotto oltre 2000 manifesti del cinema, riconoscibili per la forte carica umoristica nonché per la definizione della fortunata immagine di Chaplin a simbolo della cinematografia cubana); Antonio Reboiro (esponente principale della tendenza psicadelica. Partendo da uno stile legato al realismo socialista, diventerà, per l’ utilizzo di colori molto vivaci, il grafico emblema della solarità del Caribe); Antonio Pérez detto “Niko” (che utilizza una grande varietà di stili e di soggetti, dalla ripetizione fotografica ai motivi liberty del secolo passato), per citare solo i nomi più conosciuti.
Organizzatori
Provincia di Milano in collaborazione con Fondazione Stelline e Fondazione Antonio Mazzotta
Informazioni
Fondazione delle Stelline
Corso Magenta 61 - Milano

Lunedì ore 14/19; da martedì a sabato ore 10/19; chiuso domenica e festivi
Ingresso libero
Segnalato da aiap e sdz.

12.1.06

calzavara

Mi è giunto, graditissimo gentil omaggio da parte di MG D’A, un recente bel volume (con testi di Maristella Casciato, Maria Grazia D’Amelio, Piero Berengo Gardin, Anty Pansera, Enrico Sturani e schede di Elena De Luca) su una figura originale nella storia della grafica italiana – e non solo, ça va sans dire –, quale Attilio Calzavara, che mi affretto a segnalare, citando dalla scheda pubblicata online dall’editore.



TRA FUTURISMO E VISUAL DESIGN
Attilio Calzavara e il progetto grafico di Opere pubbliche

iiriti editore, Reggio Calabria 2005
224 pagine a colori 23 x 28 cm
Il volume Opere Pubbliche 1922-32, a cura del Ministero dei Lavori Pubblici, viene editato nel decennale del fascismo per divulgare l’attività delle numerose amministrazioni preposte agli interventi urbanistici e territoriali (ne esiste anche un’edizione francese Les Travaux publics exécutés pendant les dix premières années du régime fasciste, 1934). Il volume congegnato “in veste moderna e appariscente”, per usare le parole del ministro Araldo di Crollalanza nella sua Introduzione (a p. III), gode, al tempo, di una tale considerazione da campeggiare in bella vista sulla scrivania di Benito Mussolini a palazzo Venezia.
Per il progetto editoriale di Opere Pubbliche, pensato come potente strumento di propaganda, viene chiamato l’architetto Attilio Calzavara (Padova 1901 - Roma 1952), l’autore, peraltro, di molti diplomi, manifesti e cartoline tra i più scenografici commissionati in quegli anni dall’Opera Nazionale Balilla.
Di questo progetto sono state di recente individuate in una collezione privata 78 tempere (di dimensioni leggermente variabili, intorno ai 40 x 55 cm), disegnate personalmente da Calzavara, che, come noto, era architetto, grafico e pittore (il suo archivio è consultabile alla pagina del DO.CO.MO.MO, The Italian working party for DOcumentation and COnservation of buildings, sites and neighbourhoods of the MOdern MOvement). Esse sono i bozzetti predisposti per la copertina del volume, per il frontespizio, per le 14 testate che precedono i rispettivi capitoli, per i 14 capopagina e per i 14 prototipi che originano le cifre identificative delle 160 tavole dell’impaginato delle fotografie.
È un corpus sorprendente, per la prima volta pubblicato per intero, che dà il senso della mole di lavoro che sottende a Opere Pubbliche 1922-1932, il volume con il quale venivano anticipate le odierne strategie della comunicazione visiva.

11.1.06

alphabet 26 bis


L’assiduo GT suggerisce, a buon motivo, l’interessante Bradbury Thompson’s Alphabet 26: A Font System for Early Readers? nel sito di “Voice”, il Journal dell’Aiga, da consultare regolarmente.
Sullo stesso tema, cfr. un post tra i primi di questo blog.

1.1.06

m.a.x.



m.a.x. Museo


via Dante Alighieri 5
CH-6830 Chiasso (Svizzera)
t + 41 91 682 5656
f + 41 91 682 500

apertura: mercoledi – domenica
orario: 12 – 20

Una sala del m.a.x. Museo (inaugurato il 12 novembre 2005) espone in permanenza, attraverso mostre cicliche, l’opera completa di Max Huber (1919-1992), uno dei protagonisti della progettazione grafica della seconda metà del ‘900; le restanti sale ospiteranno mostre temporanee ed eventi volti ad elaborare idee sulle problematiche nodali dell’arte e della vita attuali.

Altre informazioni in sdz.



Auguri Aoi!