7.11.04

[2003#05] l’òvo ossia l’abbiccì nòvo


lemmi sparsi dal Diddei dizionario italiano didattico-didascalico-epistemologico illustrato con cenni etimologici
(Svicat, l’Ardenza 2003, ult. ed. agg.)
a cura di Orango G Pelosi

arte (pl. arti) sostantivo f. (àr-te)
1 . Attività fabbricativa della specie umana, fondata sul dominio di un ambito tecnico (dal lat. technicum, gr. tekhnikós, der. di tékhne “arte”), cioè sulla padronanza di un sapere agente, esperito sia nella teoria che nella prassi, mirato alla fattura di peculiari artefatti, inutili ma necessari, consoni al mutevole quadro interpretativo e categoriale dei singoli periodi storici.
2 . Attività teorico-pratica di natura rivelativo-rilevativa, mirata alla conoscenza e alla trasformazione; “assai più che un oggetto di eccitazione estetica e, più che illustrazione, [l’arte] è linguaggio al servizio della conoscenza” (Konrad Fiedler, Aphorismen, 36).
3 . Speciale tipo di merce, valorizzata e promossa da teorici dell’arte, critici ed estetologi, in subordine a interessi prettamente economici, secondo variabili indipendenti da valenze conoscitivo-trasformative; “nel regime della libertà borghese l’arte è caduta sotto un’altra forma di illibertà; emancipatasi dalla dittatura del potere aristocratico ed ecclesiastico, è stata sottomessa all’implacabile dittatura del mercato” (Karel Teige, Il mercato dell’arte, 1936).
> etimologia: dal lat. ars, artis, rad. indoeur. /ARE/ e /RE/ “adattare”, “articolare”, “ordinare” ma anche “applicare”, “guarnire”; aff. ad “arto”, lat. tardo artus, -us, class. artus pl., astr. in -tu della id. rad., pres. in area arm., gr. (artys “unione”) e ind. , e ad “arma”, lat. tardo arma, class. arma, armorum pl., colleg. ad armus “articolazione della spalla”, rad. indoeur. /eRE/, /ERE/, /ARE/, pres. con id. ampliam. in -m- in area anglos. (ingl. Arm “braccio”), arm., balt., germ. (ted. Arm “braccio”), indo-iran., sl., e in area gr. con ampliam. in -sm- (gr. hàrma “attrezzatura”, harmonìa “proporzione”, harmòs “spalla”).

estetica (pl. -che) sostantivo f. (e-stè-ti-ca)
1 . Indagine filosofica relativa alla conoscenza sensibile.
2 . Ambito letterario di recente definizione teorica (fine millesettecento ca.), che intende filosofare di arte quale sensazione; “per i teorici dell’arte esistono le cattedre universitarie, come per i baccalà esistono gli essicatoi; del resto, poverelli, non dànno noja a nessuno” (Viktor Sklovskij, La mossa del cavallo, 1923).
3 . per estens. impropria, gradevolezza, armoniosità, bellezza.
> etimologia: dal lat. mdv. aesthètica, f. sostativ. del gr. aisthetikòs “relativo a sensazione”, agg. colleg. ad aìsthesis “sensibilità”, da aisthànesthai “percepire una sensazione”.

[L’òvo ossia l’abbiccì nòvo 1, in “Sugo” (Venezia), 0, giugno]
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